Il Mondiale 2022 è giunto ad una fase caldissima, con sole quattro squadre che sognano di alzare il trofeo più prestigioso. Si parte con Argentina-Crozia, partita che vedrà in campo ben 8 palloni d’oro, sette di proprietà di Leo Messi e uno appartenente al maestro Luka Modric.
Entrambi sono al loro ultimo Mondiale e distano una sola gara dal giocarsi la loro seconda finale in una Coppa del Mondo. Per il regista croato sarebbe addirittura la seconda di fila, dopo quella persa nel 2018 contro la Francia. Il fenomeno argentino, invece, ha giocato la sua unica finale nel 2014, persa ai supplementari contro la Germania.
Vincere il Mondiale per Messi rappresenterebbe la definitiva consacrazione, la ciliegina su una torta già squisita. L’asso del PSG ha finora trascinato la sua squadra, con quel carisma e quella personalità che spesso gli sono mancati con la camiseta albiceleste. Il suo talento e questa nuova aurea da leader possono essere decisivi per completare l’opera. Sul suo cammino, però, trovera la sorpresa Croazia, dove tra i tanti spiccano il sempreverde Modric, genio assoluto del centrocampo, e la rivelazione Gvardiol, difensore classe 2002 del Lipsia, mostratosi pressoché insuperabile in questo torneo.
Francia-Marocco, invece, è la classica sfida di “Davide contro Golia”, dove la squadra africana, supportata dall’entusiasmo della sua gente, se la vedrà contro la formazione campione in carica, proiettata alla vittoria del secondo Mondiale di fila. Francia-Marocco, però, è anche una partita ricca di storie, con forti connotati politici. Basti pensare che il Marocco è stato un protettorato francese dal 1912 al 1956 e quella marocchina è la comunità straniera più grande in Francia dopo quella algerina.