Sacchi pieni di banconote ritrovate nelle abitazioni di influenti esponenti della sinistra italiana. 100 mila euro spesi dai Panzeri per le vacanze di Natale. Una cloaca a cielo aperto la nuova tangentopoli in versione europea.
Quante volte ci siamo chiesti il perché non decollano le tanto decantate fonti di energie rinnovabili? Quante volte ci siamo chiesti il perché di una burocrazia farraginosa dove nessuno accenna neppure lontanamente a metterci mano?
Che sia diventata, la burocrazia, solo un pretesto per i “signori” di Bruxelles per lucrare illecitamente, ne stanno prendendo coscienza in queste ore i cittadini europei alla luce di quanto di ora in ora sta venendo fuori dalle indagini di quella che sembra essere la nuova tangentopoli in versione europea.
Tangentopoli che, manco a dirlo, ha ancora una volta la medesima matrice: la sinistra italiana.
La punta dell’Iceberg, al momento, risulta essere Antonio Panzeri eurodeputato dal 2004 al 2019 per tre mandati. Bergamasco, membro della direzione dei Ds, Panzeri, già responsabile delle politiche europee della Cgil, eletto all’Eurocamera nella lista Uniti nell’Ulivo ed è stato riconfermato a Strasburgo alle Europee del 2009.
Nel 2014 è stato eletto eurodeputato una terza volta, nelle liste del Pd che lasciò nel 2017 per aderire ad Articolo I. Panzeri è stato finanche presidente della sottocommissione dei diritti umani.
Ai domiciliari da questa mattina anche la moglie di Panzeri, Maria Dolores Colleoni e la figlia Silvia Panzeri, che, secondo i primi accertamenti risulterebbero parte attiva in quella che si configura come una associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e al riciclaggio.
Sospesa intanto dalle sue mansioni di vice presidente del Parlamento Europeo Eva Kaili la greca esponente del PASOC il Partito Socialista greco, mentre l’altro indagato, Francesco Giorgi, factotum dell’euro deputato Andrea Cozzolino (PD), ex collaboratore di Panzeri e attuale compagno di Eva Kaili, è stato “allontanato” dal Pd.
Partito Democratico che, (udite, udite), si è detto “profondamente turbato per le notizie di indagini”. (Probabilmente al Nazareno non tutti ancora sono a conoscenza che Palamara a Piazzale Clodio non c’è più).
Altri nomi “pesanti” sono finiti nel mirino degli inquirenti. Fra questi quello di Emma Bonino leader di + Europa) che formalmente, al momento, appare solo come “socia onoraria” di una ONG beneficiaria di ingenti somme di danaro provenienti, da Qatar e Marocco.
Voci sempre più insistenti vedrebbero associato ad una carta di credito in uso dalla famiglia Panzeri un prestanome proprio del filantropo George Soros, al momento indicato come “il gigante”.
Il coperchio della cloaca è stato appena spostato.