Nel giro di poche ore l’assessore Maria Donesi in forza all’amministrazione di Caivano (Na) si scusa per le parole usate nei confronti del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, confidando nella “compaesanità” del Ministro e nel classico finale. Quello “A tarallucci e vino”.
Il post delle scuse, come anche quello della diffamazione aggravata, è arrivato anche questo via social. Questo il testo:
“Un mio commento ha sollevato molte polemiche. Tengo a chiarire che si è trattato di una valutazione impulsiva esternata sulla scia di un ricordo di un lontano periodo della scuola, luogo di forti contrapposizioni ideologiche. In quanto amministratore comunale e dirigente politico, non potrei mai offendere un’istituzione della nostra Repubblica né chi la rappresenta. Mi scuso pertanto per i toni “poco opportuni”

Le polemiche di cui parla l’assessore Donesi, a quanto pare,non si riferirebbero tanto alle polemiche social che pur ci sono state, suscitando lo sdegno e la condanna bipartisan di un nutrito numero di lettori ed elettori, ma anche in seno alla maggioranza stessa dell’amministrazione Falco. Una amministrazione, si badi bene, che è sostanzialmente la stessa sciolta per infiltrazioni mafiose appena quattro anni fa, nell’aprile del 2018.
Voci di corridoio riportano di una accesa discussione fra alcuni consiglieri comunali. Discussione incentrata sulla opportunità delle dimissioni della stessa Donesi, che, non avendo, sembra, un lavoro stabile (sul suo profilo si legge “Libero Professionista”), pur di non perdere il suo unico stipendio da amministratore pubblico, si sarebbe cosparsa il capo di cenere chiedendo pubblicamente scusa confidando nella benevolenza del Ministro Sangiuliano e nel più classico dei finali partenopei. Quello “a tarallucci e vino”.