L’intervista a Gabriella Peluso (FDI) Candidata al Senato
Centralità del lavoro in un territorio dove impera da decenni il centro sinistra. Dove la necessità principale rimane la sicurezza e il lavoro. Abbiamo rivolto qualche domanda a Gabriella Peluso 46 anni, giornalista professionista ed avvocato.

Gabriella è Responsabile dell’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale della Campania. Presidente dell’Associazione culturale per l’affermazione delle donne in politica e Vice Responsabile delle Politiche per il Mezzogiorno di Fratelli D’Italia. Candidata al Senato in Campania per Fratelli d’Italia.
INTERVISTA
Territorio difficile quello campano, dove sinistre e cinquestelle solitamente fanno man bassa di consensi. Dalle politiche del 2018 alle recenti amministrative Napoli per il centrodestra si è rivelata quasi sempre una “Caporetto”. Quali secondo Lei i veri motivi?
– Questa volta non sarà così. Siamo al cospetto di un voto politico dove ci si confronta sui grandi temi senza utilizzare centinaia e centinaia di candidati per caso come avviene alle amministrative ed in particolar modo a Napoli. Noi raccoglieremo un grande consenso che sarà consolidato da una nuova e capace classe dirigente.
– Sicuramente per far fronte alle molteplici criticità che si prospettano, ci sarà bisogno di competenza. A tal proposito, quali le priorità che il prossimo governo, si spera a guida FDI, dovrà affrontare nei primi fatidici cento giorni?
– Sicuramente la problematica della crisi energetica e contestualmente l’intervento a sostegno delle imprese e dei lavoratori per dare slancio all’economia. Inoltre la semplificazione dei procedimenti per potenziare le energie alternative e un piano straordinario per la sicurezza per Napoli.
– Giorgia Meloni ha dichiarato il suo deciso no allo scostamento di bilancio. Come, secondo Lei, lo Stato potrebbe far fronte, a medio e lungo termine, a problematiche come il “caro energia; il dissesto idrogeologico e la mancanza di infrastrutture necessarie per il rilancio degli indotti industriali?
– Intanto la prima battaglia sarà quella per fissare un tetto europeo al prezzo del gas, così come, considerato che la problematica del caro energia riguarda l’intera Europa, sarà necessario adottare una sorta di nuovo Recovery Plan per le politiche energetiche.
Per quanto riguarda il dissesto idrogeologico, sarà necessario innanzitutto effettuare la mappatura dell’Italia per verificare le situazioni di fragilità, e di seguito, adottare un piano ventennale per dare vita a interventi di risanamento idrogeologico iniziando dalle aree più a rischio.
Infine, vanno rafforzate le “Zes” ed utilizzati appieno i fondi di Industria 4.0 mettendoli a sistema con quelli del PNRR.
Un suo giudizio sull’operato del governo Draghi e sul “personaggio” Mario Draghi premiato recentemente negli USA ma di fatto esautorato dagli italiani.
– Draghi è sicuramente un personaggio di grande autorevolezza e competenza nel settore bancario, riconosciuto sul piano mondiale ma non è riuscito a dare, in momenti delicati come la pandemia e la guerra, una svolta, infatti ha continuato nella politica inutile dei bonus e non è riuscito a definire le vere riforme. Quelle approvate, ritengo, siano da considerare solo dei titoli.
– Ipotesi surreale ma non peregrina. Il Centrodestra la notte del 25 settembre non raggiungesse i numeri per governare da solo, auspicherebbe un governo di larghe intese con il centro di Calenda e Renzi a guida tecnica (ancora una volta), o un ritorno all’opposizione nel caso Mattarella “lo predisponesse”?
– Non credo che si possa concretizzare questa ipotesi. Il nostro vantaggio è molto ampio. Se i dati dei sondaggi saranno confermati dal voto degli italiani, avremo la forza necessaria per un solido governo di centrodestra e, comunque, per quanto ci riguarda, non ci saranno alleanze alternative né governi né “premier tecnici”. E’ il momento della nostra politica per risollevare l’Italia.
Non possiamo che fare, a questo punto, i migliori auguri a Gabriella Peluso per l’arduo compito che molto probabilmente, sarà chiamata a svolgere fin dai primi giorni che seguiranno all’ormai vicinissima notte del 25 settembre.