Coerenza, serietà e militanza le doti del candidato di FDI su uno dei collegi più difficili della Campania.
Alle ultime elezioni a nord di Napoli furono eletti improvvisati deputati e senatori che una volta conquistata la poltrona sparirono dai radar. Chi invece non ha perso la passione per la politica ed è rimasto militante, è Luca Scancariello. Stavolta Giorgia Meloni lo ha premiato candidandolo nella lista proporzionale. Difatti lo ha inserito al numero due dietro Marta Schifone che pure è il pole position per un posto alla Camera.
Chi è Luca Scancariello
Luca Scancariello, quarantasei anni di Casoria, però non si è adagiato e continua anche in queste ore a battere palmo per palmo i Comuni del suo collegio, quasi come un candidato all’uninominale. E’ per questo che la Meloni lo porterà in Parlamento, perché Scancariello con garbo e sorriso, con la sua educazione, ha una determinazione di ferro.
Sin dalla sua fondazione è sotto le bandiere di Fratelli d’Italia, con i suoi gazebo, le iniziative benefiche, l’organizzazione del partito, le campagne elettorali. Scancariello è un funzionario Inps che milita nelle file della destra da quando aveva quindici anni. Ha frequentato la cosiddetta scuola di partito, si è fatto la sua gavetta, si è interessato di Casoria da consigliere comunale ed ha saputo resistere alle facili sirene del compromesso al ribasso che sempre risuonano nei Comuni dell’hinterland napoletano e spesso ammaliano i giovani senza spina dorsale.
Area nord di Napoli e Fratelli d’Italia
Oggi, l’area a nord di Napoli, votando Fratelli d’Italia non si vota solo la Meloni, ma una classe dirigente di quarantenni che si sono prima realizzati professionalmente, ma che hanno pure con una gavetta politica dura alle spalle. Una determinazione forgiata anche da sconfitte eclatanti come nel 2018, quando il “miraggio” dei cinquestelle abbagliò le menti degli elettori.
Cambiamenti nei grillini
Ma come un miraggio, i grillini sono spariti. Era gente che aveva comprato il gratta e vinci ed aveva avuto culo. Improvvisati della politica, attaccati con le unghie alla poltrona, sprovveduti che hanno guadagnato il diritto ad una pensione dignitosa e nient’altro. Soggetti ai quali non si affiderebbe la propria auto per portarla al lavaggio, ha portato al disastro la nazione.
C’è pure chi, come Spadafora e Di Maio, è passato col Pd e si ricandida, dopo quattro anni, con un altro simbolo. Questi soggetti girano per i Comuni cercando consensi, ma prima d’ora non si erano mai visti. Di Maio candidato a Fuorigrotta, Spadafora di nuovo nel collegio di Casoria, ma stavolta con un altro simbolo. L’ennesimo simbolo dopo essere stato assessore con un sindaco Udeur, poi con i Verdi, con Rutelli, con Losco, vicino al Vaticano, alla Carfagna, poi con Beppe Grillo ed oggi con Tabacci ed il Pd. Più che gli omofobi, Spadafora odia la coerenza.
Qualità nei fratelli d’Italia
Qualità che invece ai candidati di Fratelli d’Italia non manca, così come alla leader che pure è partita dall’essere segretaria dei giovani di Alleanza Nazionale per diventare Presidente dei Conservatori Europei, e quasi con certezza, futuro Presidente del Consiglio.
Se i cittadini liberi dei Comuni del napoletano voteranno Fratelli d’Italia, Luca Scancariello farà parte della squadra della futura Premier. E sarà la vittoria della meritocrazia, degli anni di gavetta, del modo lineare di fare politica, dell’onesta che in questa campagna elettorale sembra essere uscita dal dibattito. Sarà una nota positiva, dopo i peggiori anni della nostra Repubblica fatta di pagliacciate, di alleanze forzate, di gente che si piglia a pesci in faccia e dopo si bacia in bocca.
La coerenza e la serietà della nuova squadra della Meloni saranno il disinfettante del qualunquismo grillino, del voltafaccia spacciato per responsabilità, delle parole rimangiate, dei ministri che volano nelle pizzerie, che mettono i piedi sulle scrivanie, che sfiduciano il governo di cui fanno parte.
Luca Scancariello potrà rappresentare in Parlamento i Comuni a nord di Napoli ed un nuovo modo di fare politica. Servirà la fiducia di tutti nelle urne, poi sarà lui ad avere il dovere di trasformarla in impegno. Nell’era post ideologica, si votano soprattutto le persone, le loro storie personali e professionali, perciò non sarà difficile dare fiducia al giovane Scancariello.