Archiviate le prime sette giornate, la classifica di Serie A vede Napoli e Atalanta in testa, tallonate dall’Udinese distante un punto. Una situazione difficile da prevedere. Il pre-campionato del Napoli è stato avvolto da una scia di malcontento e scetticismo, spazzata via da un avvio di stagione strepitoso. Partenopei primi in Serie A e nel girone di Champions League, in testa alla classifica gol segnati in entrambe le competizioni e con vittorie pesanti a referto, come contro Liverpool e Milan.
Il restyling azzurro, perse le colonne Koulibaly, Insigne e Mertens, sta dando subito i suoi frutti. Il Napoli in questa stagione ha già mandato a segno 11 diversi giocatori e ha ottenuto altrettanti gol dai neoacquisti: 11 delle 22 reti totali sono arrivate dal mercato, inclusa la più recente, quella decisiva di Simeone a San Siro.
Gli Azzurri condividono il primato in Serie A con l’Atalanta, anch’essa partita tra tante perplessità. Ma il nuovo vestito che Gasperini ha cucito addosso alla Dea sembra quello giusto. I bergamaschi non sono più una squadra iper offensiva (78 tiri in campionato, solo quattro squadre ne contano di meno finora), ma più attenta in difesa (3 gol subiti, miglior difesa del torneo) e cinica in attacco (percentuale realizzativa del 14%, la terza più alta del campionato).
Ma l’autentica sorpresa del campionato è l’Udinese, con un rendimento ben al di sopra delle aspettative. La squadra di Pozzo, guidata da Sottil al debutto nella massima serie, ha eguagliato la sua miglior partenza in Serie A: 16 punti nelle prime sette gare giocate, come nel 2000/01. Miglior attacco del torneo assieme a quello del Napoli (15 gol), l’Udinese ha battuto avversarie come Roma (4-0) e Inter (3-1), mostrando in generale un gioco fluido e con ripartenze veloci (nove attacchi in contropiede, meno solo di Milan e Roma).