Non si placa a Terracina la polemica innescata dalla proposta formulata dal consigliere comunale Giuseppe Talone (FDI) di intolare una piazza alla memoria condivisa di Giorgio Almirante ed Enrico Berlinguer. Iniziativa che ha sortito la scomposta quanto inviperita reazione dell’ANPI e di qualche consigliere del PD decisamente in affanno in quanto Storia Patria.
Abbiamo raggiunto telefonicamente il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Giuseppe Talone al quale abbiamo rivolto alcune domande. Ecco cosa ci ha risposto:
- Luciano Violante Il 10 maggio 1996 fu eletto presidente della Camera. Il suo discorso di insediamento fu un appello alla riconciliazione tra le forze che, in merito alle vicende italiane del 1943 , si richiamano alla Resistenza e coloro che avevano aderito alla Repubblica Sociale Italiana. 24 anni dopo, il suo è l’ennesimo tentativo di riconciliazione o cos’altro?
- Personalmente apprezzai quel discorso, e sono convinto che al di là delle diverse posizioni ideologiche, è possibile che queste possano trovare dei punti in comune come ad esempio fecero Berlinguer ed Almirante nella lotta al terrorismo nel rispetto reciproco delle idee e della storia di ciascuno. Con il loro patto, contribuirono a far cessare la violenza in Italia durante gli anni di piombo.
- Dopo quasi 80 anni dalla guerra civile che dal 1943 al 1945 insanguinò la Patria, possibile che prevalga ancora l’odio alla ragione e alla visione di una storia condivisa nel nostro Paese?
- Oggi anche se la situazione è radicalmente cambiata, in determinati ambienti non si perde occasione per utilizzare la storia, spesso letta con fuorviante partigianeria, per attaccare l’avversario politico nel tentativo di delegittimarlo. Ovviamente tutto ciò non è più tollerabile soprattutto perché lacera il Paese e va contro gli interessi dell’unità nazionale.
- Nell’interessante libro di Francobaldo Chiocci “Donna Rachele”, c’è un capitolo dedicato all’abbraccio fra la moglie del Duce Benito Mussolini e “Bill” il partigiano di Dongo. Siamo nell’estate del 1969 in una trattoria di Milano Marittima quando Lazzaro Urbani, in un incontro casuale, rivolgendosi a Donna Rachele dice: “Sono il partigiano Bill, facevo parte della 52sima brigata Garibaldi… Vengo a chiedervi perdono”. Orbene, alla luce di centinaia di episodi come questo citato da Chiocci, e nonostante la verità storica stia venendo alla luce pezzo dopo pezzo, cosa secondo Lei fomenta odio, come purtroppo registriamo dalle dichiarazioni dell’ANPI ? A chi giova la divisione di un popolo?
- Conoscevo l’episodio del gesto del partigiano Bill relativo al perdono chiesto a “Donna Rachele”. Ebbene, qualche tempo fa, io stesso, presentai la pubblicazione di un libro scritto a quattro mani da Emma Moriconi ed Edda Negri Mussolini, figlia di Anna Maria ultimogenita di Rachele Guidi e Benito Mussolini, ebbene, in quel libro attraverso numerosi episodi, sistematicamente ignorati dalla “storiografia ufficiale”, si evince proprio il bisogno per un Popolo di una visione storica condivisa. Oggi la divisione ideologica alimentata evidentemente da una ben distinta parte, giova soprattutto a quelle nazioni europee che approfittando dell’indebolimento di un governo reso tale appunto dalla divisione, può decidere per noi dettandoci l’agenda politica. Nella fattispecie la Germania. Ma la colpa non è del popolo tedesco né della Merkel che fa gli interessi dello stesso, ma della nostra classe dirigente che è palesemente inadeguata. Una classe politica incapace, buona solo a genuflettersi svendendo la sovranità nazionale.