Fece molto discutere qualche anno fa l’incremento sproporzionato dell’importazione dell’olio “extra vergine” tunisino fortemente caldeggiata dal ricco e potente primo ministro tunisino Habib Essid che è per altro uno dei maggiori produttori di olio in Tunisia e votato in sede U.E. da un nutrito schieramento di deputati del Partito Democratico. Da Andrea Cozzolino a Roberto Gualtieri, dalla congolese Cécile Kyenge, poi ancora Antonio Panzeri, Massimo Paolucci, Gianni Pittella (detto Jumbo), David Sassoli, Renato Soru, Patrizia Toia fino all’ex sindaco di Padova Flavio Zanonato, Un provvedimento che fece molto discutere sia per il modo in cui si arrivò a quella scellerata decisione che mise in ginocchio i produttori italiani, sia perché quella poltiglia giallognola dal tanfo nauseabondo che inondò le tavole degli italiani passando dalle solite catene distributive (francesi e tedesche) come Lidl; Auchan e talvolta anche Conad, tutto poteva riportare in etichetta fuorché la dicitura “Olio Extravergine di Oliva”.

Innumerevoli i servizi giornalistici che ne denunciavano la scarsa qualità se non addirittura una potenziale nocività. Il pretesto all’epoca fu l’attacco terroristico al Museo del Bardo. Bisognava sostenere l’economia del turismo – dicevano – . Poco importò della salute degli italiani e dell’economia dell’indotto olivicolo nazionale. Qualche testata giornalistica cosiddetta minore, accennò addirittura a un collaudato sistema di corruttele, ma i media main stream insabbiarono sistematicamente.
Oggi, l’On. Andrea Del Mastro capogruppo di FdI in commissione esteri, annuncia una interrogazione parlamentare. 50 milioni per 114 casi di contagio, con la situazione drammatica che vive in queste ore l’Italia, sembrano un po troppi.
C’è da aggiungere, per onor di verità, che la Morani (PD), interrogata in diretta ad Agorà (puntata del 26 marzo) su Rai Tre, candidamente ammette che non ne sa nulla. Possibile che all’interno del Partito Democratico ognuno si fa “ i c…. propri”? Possibilissimo, tant’è che quando “pochi addetti ai lavori” fra cui l’attuale presidente David Sassoli votò l’aumento delle importazioni di olio tunisino, diversi furono i deputati del PD contrari alla sciagurata e incomprensibile decisione. Uno fra questi fu l’On. Nicola Caputo.