Leggere è la salvezza del nostro tempo, è un’ancora in un’era di incertezza.
Ogni libro, ogni storia, ogni pagina, ha il potere di salvarci, eppure ci sono dei libri che ho la certezza debbano essere letti almeno una volta nella vita, nelle cui pagine ci sono tracce così indelebili, voci così potenti, preghiere così importanti che non possono essere ignorati.
Ve ne presento cinque, ma sono sicura che potrebbero esserne trovati molti altri.
- “Il piccolo principe” di Antoine de Saint-Exupéry
Se non avete avuto la possibilità di leggerlo da bambini, recuperatelo ora. In realtà, vi consiglio di rileggerlo in ogni caso, perché questa storia ha il potere di divenire più profondo e intrisa di significato con il passare del tempo, come se l’autore non avesse mai smesso di parlarci, ma fosse ancora lì, in quella strana amicizia tra un pilota di aeroplani precipitato nel bel mezzo del deserto e un alieno dall’aspetto di un ragazzino.
Ma c’è molto di più di una semplice amicizia in questo libro surreale, filosofico e magico. C’è la saggezza di chi guarda le cose con occhi puri, la voce dei sentimenti che parla la lingua universale, la voglia autenticità in un mondo che di autentico non ha più nulla.
- “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera
Il romanzo, che si svolge a Praga negli anni intorno al 1968, descrive la vita degli artisti e degli intellettuali cecoslovacchi nel periodo fra la Primavera di Praga e la successiva invasione da parte dell’Unione Sovietica. La storia si focalizza in particolare su un gruppo noto come il “Quartetto di Kundera”, composto da Tomáš, la sua compagna Tereza, la sua amante Sabina e un altro amante di Sabina, Franz. Questi quattro personaggi vengono seguiti nelle loro vite fino alla fine.
- “Se questo è un uomo” di Primo Levi
Primo Levi, reduce da Auschwitz, pubblicò “Se questo è un uomo” nel 1947. Questo romanzo, questo capolavoro, è la testimonianza sconvolgente sull’inferno dei Lager, sull’abiezione dell’uomo di fronte allo sterminio di massa, un resoconto su come lo stesso concetto di umanità fosse del tutto vano.
Un capolavoro letterario che vivrà in ogni era.
- “Mille splendidi soli” di Khaled Hosseini
Mariam ha quindici anni e attende con ansia l’arrivo del giovedì,
A quindici anni, Mariam non è mai stata a Herat. Dalla sua kolba di legno in cima alla collina, osserva i minareti in lontananza e attende con ansia l’arrivo del giovedì, il giorno in cui il padre le fa visita e le parla di poeti e giardini meravigliosi, di razzi che atterrano sulla luna e dei film che proietta nel suo cinema. Mariam vorrebbe poter restare con lui, ma non può, perché lei è una harami, una bastarda, e sarebbe un’umiliazione per le sue tre mogli e i dieci figli legittimi ospitarla sotto lo stesso tetto. L’unica cosa che deve imparare è la sopportazione.
Laila è nata a Kabul la notte della rivoluzione, nell’aprile del 1978. Aveva solo due anni quando i suoi fratelli si sono arruolati nella jihad. Suo padre ha voluto che lei andasse a scuola, perché, ripeteva, una società non può progredire se le sue donne sono ignoranti.
Mariam e Laila non potrebbero essere più diverse, ma la guerra le farà incontrare in modo imprevedibile. Dall’intreccio di due destini, una storia indimenticabile che ripercorre la Storia di un paese in cerca di pace, dove l’amicizia e l’amore sembrano ancora l’unica salvezza.
- “Il buio oltre la siepe” di Harper Lee
Il buio oltre la siepe è ambientato nel periodo della grande depressione, tra il 1933 e il 1935, e segue le piccole avventure quotidiane di una bambina di sei anni orfana di madre, Scout, che vive con il padre, l’avvocato Atticus Finch, la governante afroamericana Calpurnia e il fratello Jem, di dieci anni, a Maycomb, una cittadina di provincia in Alabama.
Affronterà quindi il tema della segregazione razziale, presente in tutti gli Stati Uniti ma particolarmente feroce negli stati del sud con un impatto emotivo eccezionale: il romanzo è a tutti gli effetti è a tutti gli effetti un romanzo di formazione, narrato in prima persona dalla protagonista, ormai adulta, che illustra alcuni temi che al momento della pubblicazione, nonostante siano passati tre decenni dagli anni in cui è ambientato il romanzo, sono più vivi che mai: il ruolo della donna nella società e delle rivendicazioni dei diritti della popolazione afroamericana, a pochi anni dal rifiuto di Rosa Parks di cedere il posto in autobus a un uomo bianco e a fronte delle lotte di Martin Luther King e di Malcom X.