Gli incendi che da settimane stanno attanagliando il territorio australiano, vanno avanti ormai da settimane, colpendo quasi duemila abitazioni, causato la morte di 25 persone e bruciato un’area grande circa un quinto dell’Italia. Le cose rispetto a inizio anno sono lievemente migliorate grazie alle operazioni di contenimento delle fiamme messe in atto da vigili del fuoco, volontari e militari che si stanno impegnando per porre fine all’inferno scatenatosi a causa delle temperature elevate, ricordiamo infatti che in Australia i mesi di Dicembre, Gennaio e Febbraio sono i mesi più caldi dell’anno, a Dicembre si è registrata una temperatura media superiore ai quaranta gradi. Ci sono state anche alcune accuse di incendi dolosi seguite da circa 180 arresti.
In alcuni casi le fiamme hanno raggiunto i centri abitati delle periferie di Melbourne e Sydney.
Come conseguenza l’aria è notevolmente peggiorata in diverse aree, con possibili problemi di salute per chi è costretto a respirare i fumi, oltre agli intoppi dovuti alla scarsa visibilità che causa problemi ai trasporti aerei.
Inoltre ci sono state ingenti danni all’ ecosistema e all’agricoltura che hanno causato la morte di mezzo milione di animali.
In conclusione, non è possibile stabilire con certezza quando le fiamme verranno domate effettivamente, alcuni ipotizzano addirittura alla fine della stagione estiva australiana.
Secondo gli scienziati l’Australia è uno dei posti al mondo più esposta ai cambiamenti climatici, questi incendi sono la prova di come il riscaldamento globale impatti su ecosistemi come quello oceanico, portando temperature più elevate, maggiore siccità e terreni più secchi e adatti alla combustione.