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ecorare l’albero di Natale è uno dei momenti più significativi e simbolici di questo periodo: riempire i nostri abeti di palline, addobbi, luci e regali ha un retrogusto magico, festoso, fantastico.
LE ORIGINI
È affascinante rendersi conto che questa tradizione ha origine antichissime: le prime testimonianze risalgono infatti al popolo degli antichi egizi, in cui l’abete era messo in relazione con la nascita del dio Biblo e anche all’antica Grecia, dove quest’albero era consacrato ad Artemide, protettrice delle nascite, dunque simbolo di rinascita.
Altre testimonianze fanno risalire l’origine dell’albero all’ambito pagano: l’abete è una pianta sempreverde e i Druidi lo resero un simbolo di vita.
I Romani, invece, alle calende di gennaio, cioè il primo giorno di questo mese, erano soliti regalarsi un ramoscello di abete come simbolo di buon augurio.
Furono tuttavia i Cristiani a rendere l’abete un simbolo di vita eterna, rappresentazione di Cristo stessa.
Altre leggende si sono intrecciate nel corso dei secoli, avvolgendo quest’usanza di un’aura ancestrale: alcuni ritengono che l’abete sia l’albero della vita di cui leggiamo nella Bibbia o quello del bene e del male che risiede nell’Eden, secondo altri invece i Cristiani scelsero quest’albero per la sua forma triangolare che rappresenterebbe la Santa Trinità.
L’ALBERO DI NATALE FINO AI GIORNI NOSTRI
Il primo vero albero di Natale fu introdotto in Germania nel 1611 dalla Duchessa di Brieg, la quale ordinò di far trapiantare uno degli abeti del suo giardino in un vaso e di portarlo nella sala del suo castello per adornarlo.
In Francia, invece, fu la duchessa d’Orleans ad addobbare il primo albero di Natale nel 1840. L’assetto più consumistico di tale tradizione però risale a quando la Svizzera e la Germania iniziarono a commerciare gli alberi di Natale, che così ebbero una rapidissima diffusione.
In Italia, invece, il merito di questa moda va attribuito alla regina Margherita, che addobbò il primo albero natalizio nella seconda metà dell’Ottocento.
L’albero di Natale quindi è un vero proprio cimelio e il fatto che abbia viaggiato attraverso i tempi per restare uno dei simboli per eccellenza di questo periodo, affascinando intere generazioni, lo rende ancora più affascinante. E sono sicura che continuerà a esistere ancora per molto tempo.
Una menzione speciale merita infine la tradizione che si diffuse in Estonia nel 1441, a Tallinn: proprio al centro nella piazza del municipio fu eretto un enorme abete, attorno a cui si riunivano uomini e donne alla ricerca della propria gemella.