Il 27 Novembre l’intera costa settentrionale dell’Albania, vicino Durazzo, è stata colpita da un grave terremoto di magnitudo 6.2.
Sono ormai già 39 i morti accertati, tra cui due bambini, oltre 650 i feriti.
Un bilancio drammatico e terrificante, ma purtroppo ancora provvisorio, mentre squadre di soccorso e volontari continuano a scavare alla ricerca di sopravvissuti sotto le macerie.
La prima scossa è stata sentita martedì 26 Novembre alle 2:54 ora locale (le 3:54 in Italia) fino alla capitale Tirana, una seconda invece nel primo pomeriggio, verso le 14.
L’ipocentro del sisma è stato rilevato a circa 10 km di profondità ed epicentro tra Shijak e Durazzo. La scossa è stata avvertita tremare anche in Puglia, Basilicata, Campania e Abruzzo.
Ilir Meta, il presidente della Repubblica albanese, ha detto all’ANSA: “Voglio ringraziare il popolo italiano e le sue istituzioni per il grande contributo in questa tragedia. Il ringraziamento è doveroso non solo per le squadre altamente professionali che sono al lavoro in questo momento, ma per tutto quello che l’Italia sta facendo per affrontare questa tragedia.”
Il nostro presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha infatti avuto una conversazione telefonica con Ilir Meta in cui ha espresso il cordoglio per le vittime del terremoto e la solidarietà e la vicinanza al popolo albanese.
È stato proclamato dal governo albanese lo Stato di emergenza a Tirana e Durazzo. Il premier Edi Rama ha annunciato che il provvedimento durerà per un periodo di 30 giorni.